Lato A
Cosa ne sarà dei dischi che ho comprato quando non ci sarò più, se ancora non so che sarà dei
dischi di mio padre che c’è ancora e da bambino li sfogliavo e mi parevano già polvere?
Me li sono scelti tutti giuro, spesso non per amore puro ma possesso,
ché è più raro che le cose le ami e non le vuoi,
e così temo l’accumulo ma amo l’aumento,
e perlopiù l’impianto
è spento.
Cosa ne sarà dei dischi che ho desiderato oltre il piacermi, perché volevo averli in casa
in quel mobile inerte che tutti li contiene mentre aspettano un giro, uno alla volta,
poi uno al mese, poi forse all’anno, finché di anni ne avrò troppi e poi mai più.
Compro dischi perché ti ricorderai di cosa mi pungeva i solchi,
ma puoi venderli se vuoi o regalarli a chi ti pare
ma non li buttare, solo
per la polvere.